Lo spettacolo vede in scena solo due dei tanti personaggi della fiaba di “Biancaneve”: la Regina e lo Specchio.
Nel loro agire sulla scena ci raccontano la fatica della Regina per credersi “la più bella” e la fatica dello Specchio che è costretto, per sua natura, a ripetere sempre “quello che fanno gli altri”. L’unico momento di libertà che è concessa allo Specchio è quando la luce viene spenta: nel buio, svincolato dal suo stato, lo Specchio è libero di muoversi a piacere. Questa pièce è stata immaginata anche per un pubblico di ragazze e ragazzi che ritrovano una lettura diversa della fiaba di “Biancaneve”. E sono proprio le emozioni infantili che emergono in rituali, magari proprio prima di addormentarsi, al riparo dello sguardo degli adulti che fanno nascere questi stravolgimenti. Liberi nella loro immaginazione, gli attori, proprio come è per l’infanzia, esasperano e annullano la sequenzialità della fiaba, giocando con le analogie e con gli oggetti che hanno lì a portata di mano. Amplificano conflitti e drammi, ironizzano sulle loro pulsioni e “giocano” il teatro dentro una scenografia semplice ma efficace. Questo smontare e rimontare la fiaba, permette agli spettatori ed alle spettatrici di leggere e trovare tutte le possibili “Biancaneve” che in qualche modo appartengono a tutti. Adulti e bambini.
“Bianca & Neve” è un testo teatrale di Antonio Viganò. Scritto nove anni fa in lingua italiana, è stato poi tradotto e presentato in tedesco allo Junges Schauspielhaus di Zurigo, in francese presso il Theatre Le Grand Blue di Lille e in inglese al Edinburgh Festival in Scozia. Ha ricevuto inoltre una menzione speciale al Premio ETI Stregagatto. Oggi viene ripreso e riallestito in una nuovissima versione con due attori del Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt, Jason De Majo e Maria Magdolna Johannes, che danno una nuova vita e una nuova visione poetica a questo testo.