“Perché ci occupiamo di arte? Per abbattere le frontiere dei nostri limiti, riempire il nostro vuoto – realizzare
noi stessi. Non è questo il punto di arrivo ma è piuttosto un processo mediante il quale quello che è tenebre in noi, lentamente diventa luce. Nella lotta con la nostra personale verità, nello sforzo per liberarci della maschera che ci è imposta dalla vita, il teatro, con la sua corporea percettività, mi è sempre parso un luogo di provocazione, capace di
sfidare se stesso ed il pubblico, violando le immagini, i sentimenti e i giudizi stereotipati e comunemente accettati.”
J. Grotowski