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Rassegna Corpi eretici
Theaterreihe “Häretische Körper”

ROBERTA DAPUNT
Voce del verbo essere umano

Incontro con la poesia di Roberta Dapunt
Autorenabend mit der Dichterin Roberta Dapunt

04/07/21

ore 21.00 Uhr

Chiostro della Chiesa dei Domenicani/Kreuzgang Dominikanerkirche

Di e con/Von und mit Roberta DapuntLukasz Dziedziak (cello)
Lukasz Dziedziak (cello)

Alla lettura delle poesie segue una conversazione con l’autrice/Lesung mit anschließendem Autorengespräch


Info & Prenotazioni/Reservierungen
Prenotazione obbligatoria • Reservierung erforderlich
info@teatrolaribalta.it, T. 0471 324943

“(…) L’essere umano, dobbiamo dedicare tempo al verbo: essere umano. Poiché “essere” è il verbo primo, in esso la facoltà sensoriale e spirituale dell’esistenza. Essere è la parola più necessaria a qualunque nostra espressione. Differisce da ogni altro verbo, perché il suo uso è assoluto e conferma, mantiene saldo il valore indiscutibile, che qualunque soggetto è innanzitutto esistente. Uso il verbo essere? Esprimo l’esistenza, l’essenza in sé, l’atto puro, senza ulteriore determinazione. È questa la prima verità di un cittadino del mondo. Impariamola ancora di più a scuola, nei quaderni, sulla lavagna, dal computer, ma non consegnando a questa disciplina pochi minuti alla settimana, bensì molto, molto più tempo e con i compiti a casa. È senza vacanza estiva questa disciplina, non prevede pause festive.” (Roberta Dapunt)

“Menschlich sein, wir müssen uns mit dem Verb: menschlich sein beschäftigen. „Sein“ ist das allererste Verb, in ihm steckt die sinnliche und spirituelle Kraft des Daseins. Sein ist das Wort, das wir am dringendsten brauchen, egal für welche Aussage. Es unterscheidet sich von jedem anderen Verb, weil sein Gebrauch absolut und affirmativ ist, es bestätigt auf unbestreitbare Weise, dass jedes Subjekt in erster Linie existent ist. Spreche ich das Verb sein aus? Dann meine ich damit die Existenz, das Wesen an sich, den reinen Akt ohne weiteren Zusatz. Das ist die erste Wahrheit eines jeden Weltbürgers. Lehren wir sie vermehrt an der Schule, in den Heften, auf den Tafeln, am Computer, widmen wir diesem Fach nicht nur wenige Minuten in der Woche, sondern viel mehr Zeit inklusive der Hausaufgaben. Es macht keine Ferien dieses Fach und sieht auch keine Feiertage vor.“ (Roberta Dapunt)