Nel comune sentire amore e violenza tendono idealmente a polarizzarsi: che cosa avrebbero da spartire lo slancio ardente verso l’oggetto del proprio desiderio e la brutale lacerazione dell’altro, la passione vivificante e il gesto mortifero? In realtà il sentimento amoroso e l’atto violento si compenetrano da sempre, a partire dallo strappo che separa il maschio dal corpo di donna che lo ha generato.
Con l’acutezza di sguardo di chi sa mettere a nudo le ambivalenze e le contraddizioni del rapporto di potere tra i sessi, Lea Melandri esplora la violenza reale e simbolica annidata all’interno delle relazioni più intime, come la sessualità e la maternità. Nella nuova prefazione, Lea Melandri aggiorna la propria riflessione a partire dalla svolta segnata dai recenti fatti di cronaca, fiduciosa nel fatto che essi rappresentino uno spartiacque, se non persino una rivoluzione della coscienza storica per quanto riguarda la millenaria cultura patriarcale arrivata fino a noi.
Lea Melandri è presidente della Libera Università delle donne di Milano. Dal 1971 al 1978 è stata redattrice della rivista «L’erba voglio». Ha diretto la rivista «Lapis. Percorsi della riflessione femminile». Ha collaborato al mensile «Carnet» e attualmente con varie testate, tra cui: «Alfabeta», «Internazionale», «il Manifesto», «Il Riformista», «Corriere della Sera». Negli anni Settanta ha preso parte al movimento delle donne, di cui è divenuta una delle teoriche di riferimento.
Im gemeinsamen Gefühl von Liebe und Gewalt entstehen starke Gegensätze: Was hat der glühende Impuls der Begierde mit der brutalen Zerfleischung des anderen zu tun? Lebensspendende Leidenschaft und tödliche Geste? In Wirklichkeit durchdringen sich verliebtes Gefühl und gewalttätiger Akt seit jeher, beginnend mit dem Riss, der den männlichen vom weiblichen Körper trennt, der ihn hervorgebracht hat.
Mit dem scharfen Blick einer Frau, die die Ambivalenzen und Widersprüche der Machtverhältnisse zwischen den Geschlechtern aufdeckt, erforscht Lea Melandri die reale und symbolische Gewalt, die in den intimsten Beziehungen wie Sexualität und Mutterschaft lauert. In ihrem neuen Vorwort aktualisiert Melandri ihre Überlegungen und geht dabei von den jüngsten Ereignissen aus, die sie als Wendepunkt, wenn nicht sogar als Revolution im historischen Bewusstsein hinsichtlich der jahrtausendealten patriarchalen Kultur betrachtet, die uns überliefert wurde.
Entrata libera/Eintritt frei
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Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt
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