HAMLET PUPPET
Michela Lucenti/Balletto Civile
Bolzano/Bozen – Teatro Cristallo Theater
(via Dalmazia/Dalmatienstr. 30)
Giovedì/Donnerstag 09.02.2023 – h 20:30
Di /Von Michela Lucenti
Con / Mit: Michela Lucenti e Michele Calcari
Immagini / Bilder: Giorgina Pi
Musiche originali eseguite dal vivo / Live-Musik: Paolo Spaccamonti
Supervisione sonora / Musikalische Beratung: Valerio Vigliar
Disegno sonoro / Musikalische Bearbeitung: Paolo Panella
Light design: Andrea Gallo
Assistente alla creazione / Regieassistent: Maurizio Camilli
Foto / Photo: Stefano Scheda
TICKETS
ON LINE: https://ticket.midaticket.it/teatrocristallo/Events
Info: info@teatrolaribalta.it
T. 0471 324943
Ingresso intero/Vollpreis: 15 euro
Ridotto/Ermäessigt: 10 euro (students & over 65 & Cristallo Card)
Produzione / Produktion: Balletto Civile, Bluemotion, Blucinque
In collaborazione con / In Zusammenarbeit mit Emilia Romagna Teatro ERT/Fondazione
Una ballad-perfomance sulle vicende dell’Amleto viste con lo sguardo dello Spettro del padre. Il suo famoso monologo – alla fine del primo atto – viene indagato decostruito e ri-assemblato. Tra danza, musica e parola, l’ambiguità dello Spettro riflette la confusione generale di tutti i personaggi. Quando lo Spettro arriva è come un diavolo, che dal suo podio radiofonico descrive l’orrendo tradimento in frammenti di monologo tramutati nei refrain di un cupo disco à la Nick Cave. Amleto, a sua volta fantasma di se stesso, è un fantoccio del teatro, ectoplasma e figura esistenziale per eccellenza. Uno spaventapasseri che prende vita e guarda il mondo, da un nuovo punto di vista. Cerca di capire qual’è la sua eredità. Il peso dei padri non ricade su ognuno di noi? Hamlet Puppet unisce immagini video, musica, canto, recitazione e danza, fuse insieme e tese a un medesimo scopo: riflettere sull’essenza della vita e dell’arte, sul senso dell’essere eredi.
Eine Balladen-Performance zu Hamlet, gesehen durch die Augen des Gespenstes seines Vaters. Sein berühmter Monolog am Ende des ersten Aktes wird dekonstruiert und neu zusammengesetzt. Zwischen Tanz, Musik und Sprache spiegelt die Zweideutigkeit des Gespenstes die allgemeine Verwirrung sämtlicher Figuren wider. Als das Gespenst auftaucht, gleicht es einem Teufel, der von seinem Radiopodium aus in Monologfragmenten – die sich in Refrains eines düsteren Werks à la Nick Cave verwandeln – den entsetzlichen Verrat beschreibt. Hamlet, seinerseits ein Gespenst seiner selbst, ist eine Marionette des Theaters, Ektoplasma und existenzielle Figur par excellence. Eine Vogelscheuche, die zum Leben erwacht und die Welt aus einem neuen Blickwinkel betrachtet. Er versucht zu verstehen, was sein Vermächtnis ist. Liegt die Last der Väter nicht auf jedem von uns?
Hamlet Puppet kombiniert Videobilder, Musik, Gesang, Schauspiel und Tanz, die miteinander verschmelzen und das gleiche Ziel anstreben: über das Wesen des Lebens und der Kunst, mithin über die Bedeutung des Daseins als Erben nachzudenken.