La Rassegna inizia con uno spettacolo rivelazione della passata stagione teatrale, le Nina’s Drag Queens, con una rilettura dell’opera “Il giardino dei ciliegi” di Cechov. Uno spettacolo di travestiti, vaudeville, di una eleganza strepitosa. I Drag Queens sono come creature anfibie, icone tra mondi opposti, angeli sgangherati, animali divini.
A seguire “La sirenetta” che ci obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi e il corpo che si abita. La celebre fiaba di Andersen, riletta come metafora dell’identità sessuale. Ritorna il corpo “non degno di vivere”, scandaloso per i segni di una possibile sofferenza, dello spettacolo storico “Impronte dell’anima” del nostro Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt.
Nello spettacolo “L’insonne” del regista Autelli, il corpo è un meraviglioso gioco di ombre, affascinante, evocativo, pieno di voci. I corpi sono evocazioni lontane, presenze misteriose. In marzo la Rassegna prosegue con uno spettacolo comico, che è stato rappresentato in tutto il mondo, “La lettera” di Paolo Nani. Quella di Paolo Nani è una comicità distante dal modello televisivo, dal suo cabaret volgare. È un’icona della comicità corporea, un talento mondiale che ha fatto del suo corpo un oggetto comico al pari di Buster Keaton o Charlie Chaplin. In “Esilio” della Piccola Compagnia Dammacco, il corpo in questione è quello di un uomo espulso dal mondo del lavoro. Un corpo esiliato, messo ai margini è agli occhi del mondo un corpo eretico, non più conforme. È un corpo che si trasforma, diventa debole, vulnerabile, difforme. Infine la rassegna fa tappa al Museion Passage con una piccola e intensa performance art, “Das Spiel” del danzatore Alessandro Bedosti con la sua compagna di scena Antonella Oggiano